Alcune sette diventano un mondo chiuso, da cui è difficile uscire. Le sette reclutano ovunque, organizzano conferenze, seminari, o vanno anche di casa in casa. Gestiscono ritiri, comunità, scuole, università, cliniche, istituti di cura e imprese commerciali. Sebbene siano diverse, la maggioranza delle sette ha caratteristiche simili.
Gli studiosi classificano le Sette in:
• Sette Religiose;
• Sette Sataniche;
• Sette Politiche;
• Sette New Age;
• Sette Commerciali; (caratterizzate da strutture piramidali di Multilevel Marketing; per la prima volta, con la Legge n. 173 del 17 agosto 2005 "Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali", pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 2 settembre 2005, sono state vietate tutte le forme di vendita piramidali, di giochi o "catene")
• Sette Psicoterapeutiche o Psicosette, o del "Potenziale Umano".
Le psicosette
L'associazione Tutor si è occupata in modo particolare delle Psicosette.
Il comune denominatore di queste aggregazioni, diffuse per lo più sotto forma di centri psicoterapeutici, istituti di ricerca e scuole di formazione, è il proposito di aiutare la persona a scoprire sé stessa e a sfruttare appieno le proprie potenzialità inespresse, o liberarsi da malattie e infelicità.
Il 29 Aprile 1998, dopo circa due anni di indagini, Giorgio Napolitano, allora Ministro degli Interni, ha inviato alla Commissione per gli Affari Costituzionali della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano un rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza intitolato "Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia".
Il rapporto afferma che in Italia esistono "movimenti per lo sviluppo del potenziale" (self-improvement), detti anche "psicosette". Secondo il Dipartimento di Pubblica Sicurezza queste sono le sette degne di maggiore attenzione, in quanto principalmente su di esse si accentrano le accuse di destrutturazione mentale e d'indebito arricchimento ai danni degli affiliati. E' un dato ormai acquisito, che taluni movimenti, specialmente le "psicosette", sia nella fase di proselitismo che in quella d'indottrinamento degli adepti, ricorrano a metodi per aggirare le difese psichiche delle persone irretite, inducendole ad un atteggiamento acritico e all'obbedienza cieca. Si utilizzano meccanismi subliminali di fascinazione e il cosiddetto "lavaggio del cervello" (brainwashing) o altri consimili metodi atti a limitare la libertà di autodeterminazione del singolo.
Nella relazione del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni si descrivono tre tappe:
1) isolamento (allontanamento dalla comunità sociale e dal contesto familiare, "Love bomb", rimozione della privacy, dipendenza finanziaria);
2) indottrinamento (rigetto dei vecchi valori, sottoposizione a letture di difficile comprensione, incoraggiamento all'obbedienza, al senso gerarchico, conformità, ecc.);
3) mantenimento (attività fisica prolungata, impegno mentale continuo e privazione del sonno, alimentazione poco equilibrata, pressione psicologica costante, induzione di senso di colpa e paura, ecc.).
Talvolta questi gruppi propongono seminari ed incontri di introspezione, incrementi di capacità, ecc.. Lo scopo può essere realmente raggiunto e questo rinforza la convinzione dell'adepto. Le psicosette sono ritenute le più pericolose, perché capaci di operare una destrutturazione mentale negli adepti, conducendoli talvolta alla follia o alla rovina economica, per cui sono definite anche "culti distruttivi".
Alcuni di questi gruppi sono diretti da professionisti che non rispettano l'etica, la segretezza e i principi stabiliti dagli Ordini professionali e violano il Codice Deontologico che vieta relazioni a fini di sfruttamento.