Perchè Antiplagio
Fin dalla sua costituzione (anno 2004), l'associazione di volontariato Tutor ha fornito assistenza legale e psicologica alle vittime di abusi e soprusi, in particolare alle vittime di plagio e manipolazione della psiche.Assotutor si è occupata di casi noti alle cronache nazionali (vedi rassegna stampa), sempre nel rispetto delle libertà individuali e delle religioni.
L'associazione interviene solo in presenza di ipotesi di reato e - per l'antiplagio - solo in Basilicata.
La segreteria e l'Ufficio Legale di Tutor dei Consumatori non trattano questi temi.
Per segnalazioni e richieste di assistenza sul plagio, utilizzare esclusivamente questo modulo.
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Il sito Assotutor
La conoscenza è un modo efficace per contrastare e prevenire la diffusione del plagio, favorendo la consapevolezza. Questo sito ha rappresentato per tanti uno stimolo all'osservazione critica: in dodici anni, dal 2006 al 2018, le pagine dedicate al plagio sono state visualizzate mezzo milione di volte.Che significa plagio? E' reato?
La parola "setta" deriva dal latino "sequor" e dal suo rafforzativo "sector" che significa seguire, accompagnare un maestro.
Per plagio, oggi intendiamo quella condizione di suggestione, persuasione, soggezione, annientamento della volontà e trasferimento della personalità umana da un soggetto all'altro, detta anche manipolazione mentale o della psiche.
La difesa contro la sottomissione psicologica (riduzione in schiavitù) era affidata all'art. 603 del Codice Penale, che nel 1981 è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale poiché generava equivoci ed era raramente applicabile. Il 4 Marzo 2004 la commissione Giustizia del Senato aveva approvato all'unanimità il nuovo articolo 613 bis del Codice Penale, che introduceva sanzioni severe contro la manipolazione mentale. La nuova disposizione del Codice sarebbe stata introdotta all'interno dei delitti contro la libertà individuale e, più specificatamente, contro la libertà morale. Il provvedimento non ha superato il successivo iter di approvazione. In diverse occasioni il Governo ha cercando di reintrodurre il reato di plagio nel Codice Penale, ma secondo alcuni appartenenti a gruppi di culto questo comporterebbe una limitazione della libertà di religione.
L'articolo 728 del Codice Penale (capitolo sugli abusi) punisce l'intervento sulla volontà e la coscienza altrui, riferendosi allo stato di narcosi e di ipnotismo. Tale norma trova applicazione anche quando il trattamento non comporta l'impiego di medicinali o droghe, ma arriva comunque a piegare la volontà del soggetto.
I reati più gravi sono previsti nel capitolo 111 sulla tutela della libertà individuale personale (come il sequestro di persona, art. 605).